Come servire i vini a tavola – La sequenza corretta per non deludere gli ospiti.
La scelta del vino per un pranzo o una cena con gli amici è una scelta non facile da fare. Molto importante è l’abbinamento corretto per la successione dei piatti a tavola, infatti abbinare il giusto tipo di vino rosso o bianco alle diverse portate di un pranzo, che comprende molti tipi di piatti diversi, è fondamentale.
Ma basta seguire le 5 regole:
1. Non esagerare nella quantità
Dovendo gustare più vini, bisogna limitarsi a bere un calice di ogni tipo di vino, per non correre il rischio di arrivare a fine cena poco lucidi.
2. Limitare il numero di assaggi
Il numero di assaggi ideale per una cena è definito dal proprio “allenamento” al bere, ovvero dalla capacità di tenuta fisica del corpo all’assunzione di vino. Il numero dei vini proposti deve variare in funzione dell’importanza del pranzo e delle portate.
3. Procedere con attenzione negli assaggi
L’ideale è partire da un vino leggero fino ad uno più importante, ad esempio partire da un Prosecco per passare a i vini bianchi leggeri e poi più strutturati. Successivamente si passa ai vini rossi giovani fino ad arrivare ai vini rossi importanti e invecchiati.
4. Tenere sotto controllo le temperature
Molto importante è saper evitare temperature agli estremi, il vino bianco a tavola non va servito nè troppo freddo, o addirittura ghiacciato, nè troppo caldo, a temperatura ambiente.
5. I vini dolci si lasciano per ultimi
I vini dolci o i liquori vanno categoricamente lasciati come ultimi perché accompagnano il fine pasto e si abbinano ai dolci e alle torte. Importante è evitare di bere, successivamente, un distillato.
Riassumendo la sequenza che dovrebbe essere seguita: spumanti secchi, vini bianchi secchi giovani, vini bianchi aromatici, vini bianchi maturi, vini rosati, vini rossi novelli, vini rossi invecchiati, spumanti italiani dolci, vini passiti, liquori.